Midsommar - Il Villaggio dei Dannati 2019 streaming

Una coppia sta visitando amici in Svezia per accompagnarli a un festival locale. Qui trovano tradizioni e rituali pagani e il luogo idilliaco che si aspettavano si rivela un incubo. Dopo il suo incredibile debutto con Hereditary, il regista Ari Aster ritorna in pieno vigore con un orrore atipico, eccentrico, la cui azione si svolge per lo più sotto la luce del sole, in un pittoresco comune nel nord della Svezia, nel mezzo di una comunità. con antiche usanze, con riti pagani, alla celebrazione del solstizio d'estate.

Al confine tra bizzarro e grottesco, simbolismo e surrealismo, morboso e assurdo, il film riesce a catturare l'attenzione e mantenerla sveglia, in uno stato di tensione permanente fino alla fine apoteotica. Oltre ai temi classici presenti nei film dell'orrore, il film affronta anche altre questioni come la dipendenza emotiva, l'alienazione tra 2 persone, il distacco spirituale, la mancanza di empatia, la necessità di vendetta derivante dalle frustrazioni personali. Possiamo dire che è la radiografia di una separazione, in una fiaba apparentemente idilliaca, che si trasformerà gradualmente in un incubo.

La grafica e la cinematografia (grazie a Pawel Pogorzelski) sono impeccabili e confermano ancora una volta il talento registico. Le scene con l'orso di zenzero, il pittoresco murale delle pareti, i pastelli colorati della natura, la luce solare diffusa sono gratificanti in questo senso. Se in Hereditary avevamo un cast di alta classe e rinomato (Gabriel Byrne, Toni Collette), qui abbiamo attori meno conosciuti ma eccezionalmente ben scelti. Florence Pugh si distingue, impressionando nel ruolo del protagonista Dani, una donna emotivamente dipendente dal suo amante, un giovane egoista che non le offre il supporto necessario dopo un trauma psicologico; scena finale con il suo sorriso misterioso e ambiguo, che mi ricorda il sorriso di Monna Lisa.